ANNIVERSARI MOLINELLESI Atletica, 80 anni di storia e di gloria

 

ANNIVERSARI MOLINELLESI

Atletica, 80 anni di storia e di gloria

 

 

                                                                                                                                   L'arrivo della prima corsa, vinta da Besoli

 

Dopo il velodrono (30 ottobre), lo stadio (12 febbraio), i campi da tennis allo zuccherificio (30 aprile) e la piscina (16 luglio), tocca ora a ciò che resta della pista di atletica festeggiare l'80 compleanno.

Il 17 settembre 1933 venne infatti inaugurata la pista, allora in terra rossa, dello stadio. E, com'era avvenuto nei mesi precedenti per gli altri sport, escluso il calcio, l'inaugurazione della pista coincise con la nascita dell'Atletica, quinta sezione in ordine di tempo ad entrare a far parte della Polisportiva Molinella,dopo calcio, ciclismo, tennis e nuoto.

 

                                                                               La squadra dei mezzofondisti: al centro Carlo Bertocchi e Giovanni Lambertini di Traghetto

       

Il programma pomeridiano della giornata inaugurale prevedeva un “saggio ginnico e gare maschili di ogni specialità
in campo atletico”. Il velocista Besoli, “ 1°classificato nella corsa metri 80 metri”, il quattrocentista Peppe Gottellini, i mezzofondisti Carlo Bertocchi e Lambertini, il pesista Pezzoli, i saltatori Danilo Delli (lungo) e Favallini (alto) furono, nelle rispettive discipline, i primi vincitori di quella riunione, “organizzata e diretta dal professor Fernando Monti di Bologna”.

Il professore bolognese, arrivato dalle nostre parti per via della parentela con un capofabbrica dello zuccherificio, fu anche il primo vero “trainer” del Molinella Calcio, che guidò per 5 stagioni, dal 1930 al 1935, quando gli subentrò Paolo Mazza. Stile sobrio e metodi da ginnasiarca prestato al calcio (che forse già allora pagava di più), per Monti a preparazione atletica contava più di ogni altra cosa, “essendo la partita di calcio della domenica una mera faccenda di gioco undici contro undici”, alla quale il professore assisteva impassibile da dietro una porta.

 

                                                                                                                                                       Danilo Delli al salto

 

Il professor Monti accompagnò l'atletica molinellese nei suoi primi passi. Tra i tanti meriti che gli vanno riconosciuti, ebbe sicuramente quello di aver scoperto in Carlo Bertocchi le stigmate del campione. Quando si ritirò dalla scena nel 1936, prese il suo posto Alfredo Baldrati, tecnico autodidatta, che a proprie spese aveva frequentato il quartier generale della nazionale americana a Rapallo e le lezioni di Komstok, l'allenatore del grande Jesse Owens. Baldrati, “l'uomo dai piedi piatti”, il catalizzatore di un'intera generazione di sportivi d’ogni disciplina, avviò all'atletica il giovanissimo Aristide Facchini, il quale, dopo l'iniziale passione per il giavellotto, scelse gli ostacoli, diventando poi il campione che sappiamo.

Con Baldrati nel ruolo di direttore tecnico, l'atletica molinellese conobbe il suo periodo d'oro, caratterizzato dalle grandi imprese di Facchini e Bertocchi. Tutto finì nell'autunno del 1942, sotto i colpi di una guerra terribile che, di lì a poco, si sarebbe portata via “il promettente mezzofondista Lambertini di Traghetto”, caduto a Cefalonia,

 

                                                                                                                                                 Nino Bertocchi col megafono

 

Ci vollero quasi trent'anni perché l'atletica, sull'onda dell'entusiasmo per la prima edizione dei Giochi della Gioventù (alla cui organizzazione contribuì lo stesso Bertocchi), tornasse di nuovo a far parlare di se con i risultati della velocista Rosalba Marchetti, del mezzofondista Edo Zagni e, soprattutto, del saltatore in lungo Mario Lega, che il “tecnico” Danilo Delli aveva saputo contagiare di passione per questo sport meraviglioso.

Tentativo generoso e lodevole, quello di Danilo Delli e del segretario Fabio Lega, di riportare la sezione della Polisportiva ai fasti di un tempo. Verso la metà degli anni 70, si lesse sulla stampa locale che l'atletica era morta “d'improvvisazione”. Mancò forse un'organizzazione adeguata ai tempi, certamente mancò la materia prima, quei ragazzi abbagliati da altri sport meno faticosi e più televisivi.

 

 

                                                                                                      La Nuova Atletica Molinella, con Carlo Bertocchi e Mario Lega

 

L'ultima rinascita dell'atletica molinellese è del 1998. A farsene promotore fu questa volta il Comune, sostenuto per la parte tecnica e organizzativa dalla società Italia Csi Molinella e dal Gruppo Podistico. La direzione tecnica della Nuova Atletica Molinellese venne affidata per i primi anni alla ferrarese Valentina Maisto, a cui subentrò Ario Lazzari e quindi Tobia Zucchini.

Gli anni 2000 sono stati soprattutto gli anni della lanciatrice Stefania Strumillo, l'ultima campionessa di uno sport che in 80 anni di storia ha regalato a Molinella 4 titoli italiani assoluti, 2 universitari e 5 giovanili. 4 gli atleti, cresciuti nella società di Molinella, che hanno indossato la maglia azzurra della nazionale a livello assoluto e giovanile.

 

                                                                                                     La Nuova Atletica Molinella, con Aristide Facchini e Carlo Bertocchi

 

 

 

 

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