Sportivamente: va in archivio la seconda edizione e si guarda già al 2021

 



Ad una settimana esatta dalla conclusione di Sportivamente, si può tentare un primo bilancio del festival che, parere unanime, ha certamente migliorato l’offerta culturale rispetto alla prima edizione. Non tanto per la presenza di noti personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica che c’erano anche la volta scorsa, quanto, piuttosto, di professori universitari, di giornalisti della carta stampata e della televisione, di insegnanti e studiosi del fenomeno sportivo, mai così numerosi. Tutti, nei loro interventi in Auditorium, Piazzetta della Biblioteca o Piazza Martoni, hanno saputo suscitare interesse intorno agli argomenti proposti, portando nuovi elementi di conoscenza al pubblico più attento.

Si è rivelata sicuramente vincente la scelta di dare spazio ad alcuni giovani molinellesi neolaureati, che hanno presentato e affiancato gli ospiti, in qualche occasione trasformandosi loro stessi in relatori competenti e molto apprezzati. Per molti, sono stati una scoperta.

Una piacevole scoperta è stato anche il Teatro di Marco Ballestracci, nonostante l’ora tarda in cui è andato in scena il suo spettacolo. A quanto pare, anche la scelta dei film di Sport Movies, rassegna cinematografica per veri nottambuli, ha incontrato il favore del pubblico. Così pure le mostre in Auditorium, meta di tanti visitatori, con gruppi provenienti anche da Faenza e da Modena.

Sportivamente ha dato dignità culturale alla Panchina del Viale, speaker’s corner degli sportivi molinellesi; ha riscoperto un Percorso della Memoria tra i luoghi perduti o dimenticati dello sport molinelese, che il Comune, se crede, potrà valorizzare meglio; tra i tanti, ha messo in vetrina anche due libri di storia dello sport locale, promuovendone la lettura.

In tutto questo, è forse mancata un’adeguata risposta del pubblico agli appuntamenti pomeridiani.

Ha ragione il Sindaco quando dice che è difficile combinare la qualità con la quantità, ma probabilmente va rivisto anche il format: 28 incontri in meno di 4 giorni sono effettivamente troppi, non è possibile seguirli tutti.

Un ragionamento andrebbe fatto anche sulla collocazione temporale del festival, anticipandolo magari a giugno nel tentativo di ottenere un maggior coinvolgimento delle scuole ed evitare al tempo stesso la concorrenza di partite come il derby Bologna-Spal, che venerdì scorso ha un po’ oscurato il racconto dello sbarco sulla Luna.

Ma anche qui ci sono i pro e i contro. Insomma, il dibattito è aperto e ci sarà tempo fino alla primavera prossima per discuterne e risolverlo in un modo o nell’altro. Tra un anno, però, bisognerà già avere le idee chiare riguardo l’edizione del 2021 che, possiamo già anticiparlo, metterà al centro del proprio interesse l’attentato alle Torri Gemelle di vent’anni prima e qualche altro anniversario importante, da coniugare ovviamente in chiave sportiva, Vi terremo informati.

La Compagnia del Caffè

 

   

 

 

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