La partita di pallone dei bancari. Da "Colonne Sonore" di Sandro Bertocchi

 

 

 

Scritto da Sandro Bertocchi per i soci Emilbanca, Colonne Sonore è il ricordo in musica dei tempi in cui l’autore lavorava allo sportello ma sognava di evadere. Qui, in omaggio all’indirizzo sportivo della testata, si racconta del famoso torneo di calcio tra le Casse Rurali..

 

La partita di pallone (Rita Pavone)

..ma un giorno ti seguirò perché ho dei dubbi..”

 

Quando la sindrome da “home banking” raggiunge livelli di guardia inforco la bici e vado in Cassa Rurale alla vecchia maniera. All’ingresso, di fianco all’emettitore di ticket, campeggia un granitico trofeo su cui sono rappresentati due calciatori che si contendono un pallone. E’ a quella vista, nostalgia canaglia, che non posso fare a meno di ripensare alle partite che giocammo con piglio da professionisti e che ci dettero la soddisfazione di vincere il torneo! La Federazione Cra di Bologna trasmise una circolare che illustrava le regole della competizione pensata per i dipendenti e il calendario del torneo che prevedeva naturalmente partite casalinghe e trasferte. L’ufficio fidi si trasformò d’acchito nella saletta della tattica. Ecco che sulle scrivanie, tra una pratica per un credito al consumo e un modulo per un mutuo agricolo agevolato, fiorirono fogli con l’elenco dei “giocatori” convocati e la probabile formazione da schierare al netto degli impegni domestici degli “atleti” (l’onestà intellettuale impone una precisazione: a custodia della nostra porta ci avvalemmo di Cesare Gamberini, collega con un passato illustre nelle fila di squadre come Foggia e Roma, seppure circoscritto al settore giovanile, che avrebbe fatto la fortuna di qualsiasi nostro avversario) . La Direzione con sorprendente disponibilità ci permise l’acquisto dei completi da calcio: optammo per la maglia biancazzurra a strisce verticali, calzoncini bianchi e calzettoni azzurri dei campioni argentini. In “casa” ci schierammo sul campo della Diavia, abituale sede di allenamento del Molinella Calcio, e sul campo del Traghetto, ospitale quanto agguerrita tana dell’omonima squadra di terza categoria. In trasferta andammo a Borgo Panigale e Funo di Argelato. Tralasceremo in questa sede la “fredda cronaca” col dettaglio dei risultati (per non tediare il lettore e perché, a dir la verità, ci ricordiamo posti, date e numeri discordanti..) ma resta vivo, e questo è importante, il ricordo di confronti molto combattuti e di “terzi tempi” a tavola con avversari quasi sempre cavallereschi e simpatici. Sorprese piacevolmente, in quei giorni in cui per “partita doppia” si intendeva la gara di andata e ritorno, il coinvolgimento delle Colleghe, sempre presenti alle partite, partecipi e chiassose anche in trasferte sotto la pioggia.

La mattina che andammo a ricevere il primo premio a San Lazzaro di Savena il piazzale Kennedy era gremito di funzionari e giocatori in rappresentanza di tutte le Casse protagoniste del torneo. Il trofeo passò dalle mani del Direttore Generale a quelle del nostro capo delegazione e Vice Presidente Athos Mingozzi, che sollevò la pesantissima scultura al cielo con l’aiuto di un paio di noi. Caro, indimenticabile Athos Mingozzi, colonna portante della nostra Cassa Rurale ed Artigiana e soprattutto affabile interlocutore sempre disposto al dialogo e alla battuta sdrammatizzante. Quella mattina al Kennedy Athos, portatore sano di positività, stringeva mani tutt’intorno e sorrideva: il nostro momento di gloria e di euforia non avrebbe potuto avere migliore paladino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

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