Il fattaccio del 19 aprile 1931: "Molinellesi teste calde, arbitro malmenato!"
Campionato II Divisione 1930-31. (…) Il 1931 è ricordato anche per “il feroce pestaggio dell’arbitro Giovanni Galeati di Castel Bolognese ad opera del noto tifoso Walter Bianchi detto Barilén”. Motivo del contendere: il rigore concesso alla Portuense, quando mancava meno di un minuto al termine e le squadre erano ancora inchiodate sul risultato di parità. “Compiuto il misfatto che regalava il vantaggio agli ospiti, l’arbitro - come riferisce il cronista del Carlino - anziché dirigersi verso il centro del campo per la ripresa del gioco, guadagnò precipitosamente la baracca degli spogliatoi, mentre nell’arena si scatenava il putiferio”. Qui entra in scena il famoso Barilén, il quale era stato un ringhioso terzino del Molinella ai tempi eroici dell’Ulic e aveva evidentemente i suoi buoni motivi per sospettare la malafede del direttore di gara, che lavorava in Ferrovia proprio a Portomaggiore.
In quella bolgia indescrivibile, lasciò il suo posto di “guardiano-stracciabiglietti” all’ingresso del Campo Vecchio e corse in piazza, seguito da un codazzo di bambini, che avevano intuito l’epilogo della vicenda. Deciso a farsi giustizia da solo, si appostò sotto il portico dov'è oggi il Caffè Mazzini e dov’era allora l’Albergo Massarenti e attese nell’ombra l’arrivo dell’uomo in giacchetta nera, che sopraggiunse di lì a poco, accompagnato in auto dal Podestà. “Il Balboni sapeva, infatti, che l’arbitro sarebbe passato dall’Albergo per ritirare la sua valigia”. Quando Galeati fu sulla porta, Barilén lo colpì con un pugno alla nuca (qualcuno dice con una grossa pietra), lasciandolo mezzo morto sul marciapiede. “Il fattaccio del 19 aprile” ebbe una vasta eco anche sulla stampa nazionale: “Molinellesi, solite teste calde”, titolò un giornale. Il Podestà dichiarò che si sarebbe personalmente adoperato presso le superiori autorità, perchè fosse ritirata la tessera a Giovanni Galeati, destinato invece a diventare uno dei più grandi arbitri internazionali e a rappresentare, vent'anni dopo il fattaccio di Molinella, la classe arbitrale italiana ai Mondiali del 1950 in Brasile.
Da “Quando corre il 90°” di Andrea Martelli (La Compagnia del Caffè, 2001), modificato alla luce di nuovi documenti.
FOTO / vignetta del Calcio Illustrato (aprile 1931); l'arbitro Giovanni Galeati (1901-1959); una formazione del Molinella (Campionato II Divisione Girone B, 1930-31), da sinistra in piedi: prof. Monti (trainer), Ferrocci, Medini (detto Schiavio), Bertocchi (detto Perin), Poggi, ?, ing. Rubini (pres); in mezzo: ?, Besoli, Gianelli; in basso: Spanazzi, Massarenti, Balboni II (Balbunzén).