Storie Olimpiche: cinque cerchi intorno a Molinella

 

 

Sulla nostra pagina fb > https://www.facebook.com/sportivamente.molinella ci hanno accompagnato per tutta la durata dei Giochi di Tokyo quelle che abbiamo chiamato “Storie Olimpiche”. Ogni giorno una storia, senza un ordine preciso. Nessun atleta di Molinella ha mai partecipato ad un'olimpiade e quindi abbiamo potuto raccontare al massimo le storie di quegli atleti di Molinella che hanno visto passare il treno a cinque cerchi ma non sono riusciti a prenderlo, e non per colpa loro. Oppure le storie di allenatori che hanno fatto le olimpiadi e quell'esperienza l'hanno sicuramente trasmessa alle squadre che hanno allenato, contribuendo in questo modo alla crescita di tutto il movimento sportivo molinellese. O, ancora, le storie di grandi campioni dello sport che sono passati da qui con una medaglia al collo e di altri che sono partiti da Molinella per la corsa all'oro. Qui le abbiamo solo riassunte e ordinate per brevi capitoli. Tra tanti nomi, può darsi ce ne sia sfuggito qualcuno: c'era forse qualche olimpionico (ma non abbiamo notizie certe) anche tra i partecipanti del Circuito Città di Molinella, nato come “corollario” della Vallazza e poi traslocato per qualche edizione nel calendario delle corse estive. Nel caso, avremo tre anni di tempo, fino a Parigi 2024, per questo ed altri aggiornamenti.

 

Quelli di Molinella che il pass olimpico ce l'avevano già in tasca...

Abbiamo raccontato tante volte la storia del molinellese Aristide Facchini, primatista italiano dei 110 ostacoli in 14”4 (quinta prestazione continentale nel 1941, un tempo da finale olimpica sicura), a cui la guerra negò la possibilità di partecipare alle Olimpiadi che nel 1944 avrebbero dovuto tenersi a Londra. Anni dopo, quando allenava le Fiamme Oro Padova, il professor Facchini accompagnò Livio Berruti alla conquista della medaglia d'oro dei 200 alle Olimpiadi di Roma '60.

Mario Lega, anche questa è storia nota, fu una vittima illustre del boicottaggio dei paesi occidentali nei confronti dell'Unione Sovietica che aveva invaso l'Afghanistan: benché fosse detentore del record italiano del lungo (7,95), a Lega non fu consentito di partecipare nel 1980 alle Olimpiadi di Mosca “in quanto atleta di un gruppo sportivo militare”.

All'elenco dei pochi molinellesi che le olimpiadi le hanno viste da vicino ma purtroppo le hanno perse non per colpa loro, possiamo aggiungere anche il nome del pugile Dante Lazzari, al quale non bastò aggiudicarsi il torneo preolimpico di Rimini per entrare a far parte (come gli era stato detto) della squadra azzurra che nel 1968 partecipò alle Olimpiadi di Città del Messico.

 

Gli allenatori che hanno trasferito la loro esperienza olimpica sullo sport di Molinella…

Il primo fu Pietro Genovesi, centromediano del Bologna campione d'Italia nel 1925 e nel 1929, allenatore del Molinella nel campionato di Serie B 1939-40, che nel 1928 aveva vinto la medaglia di bronzo con la Nazionale Italiana di calcio alle Olimpiadi di Anversa.

Corrado Pellanera, ex giocatore della Virtus Pallacanestro e della Fortitudo, inaugurò la sua carriera di allenatore a Molinella nel 1972: non aveva medaglie olimpiche nel suo palmares, ma aveva partecipato a ben 2 olimpiadi, Tokyo '64 e Città del Messico '68.

Anche Gianni Caprara, tecnico della pallavolo, era partito da Molinella nel 1996, ma, diversamente dai primi due, la sua esperienza olimpica se la farà dopo, guidando la nazionale femminile russa al 5° posto alle Olimpiadi di Pechino 2008.

 

I grandi campioni che sono passati da Molinella con la medaglia d'oro al collo…

Ondina Valla, medaglia d'oro negli 80 metri ostacoli a Berlino '36, prima donna italiana a salire sul podio in un'olimpiade, partecipò nel 1941 ai Campionati Emiliani di atletica leggera, che si svolsero quell'anno allo stadio di Molinella.

Ercole Baldini, medaglia d'oro a Melbourne '56 nella prova di ciclismo su strada, fu tra i protagonisti del Circuito degli Assi-Gran Premio Provisole che si disputò a Molinella nel giugno del 1963.

Venuste Nyongabo, medaglia d'oro nei 5000mt. ad Atlanta '96, primo atleta del Burundi a salire sul podio olimpico, è stato l'ospite d'onore delle Olimpiadi dei Ragazzi che si sono svolte a Molinella nel 2006.

 

E quelli che da Molinella sono partiti per la corsa all'oro…

Abdon Pamich, già medaglia di bronzo a Roma '60, nel maggio del 1962 si aggiudicò la Selva-Molinella-Selva: due anni dopo, Pamich avrebbe vinto a Tokyo '64 l'oro nella 50km di marcia.

Stefano Baldini era di casa alla Vallazza: partecipò alla classica molinellese anche nel 2003 e nell'agosto dell'anno seguente, ad Atene 2004, si aggiudicò la medaglia d'oro della maratona.

Roberto Cammarelle, che ad Atene 2004 aveva già vinto il bronzo nella categoria supermassimi, nell'aprile del 2008 si esibì al Palazzetto dello Sport di Molinella nell'incontro tra le rappresentative nazionali di Italia e Russia in partenza per le Olimpiadi di Pechino: in Cina, dove Cammarelle vincerà la medaglia d'oro della sua categoria e un altro argento lo porterà a casa, quattro anni dopo, da Londra 2012. Facevano parte della squadra azzurra impegnata sul ring di Molinella anche Clemente Russo, che a Pechino vincerà l'argento nei pesi massimi e Vincenzo Picardi, bronzo nei pesi mosca.

L'olandese Marianne Vos, già medaglia d'oro della pista a Pechino 2008, nel luglio del 2012 si aggiudicò il Giro d'Italia Donne, arrivando in maglia rosa al traguardo della tappa Polesella-Molinella: soltanto un mese dopo, la Vos conquisterà a Londra il suo secondo oro olimpico, vincendo la prova su strada.

 

Ma le olimpiadi raccontano anche altre storie. In vista delle Olimpiadi di Roma '60, Leonardo Nobili fu convocato al raduno collegiale della Nazionale Giovanile di nuoto che si tenne a L'Aquila, a cui però non prese parte per motivi di studio. Per restare al nuoto, Marco Orsi, primatista italiano dei 50sl sia in vasca lunga che in corta, scelse la piscina di Molinella per preparare le Olimpiadi di Londra 2012 e Rio 2016. Qui si è allenata anche la nazionale di nuoto del Costarica, con Belsito e i fratelli Montoya, in partenza per Pechino 2008. Nel ciclismo, Nicolò Gozzi, già convocato per gli Europei e i Mondiali su pista juniores, sembrava candidato ad un posto nella squadra azzurra per Tokyo. Gli ultimi atleti molinellesi in ordine di tempo ad aver sognato le olimpiadi sono stati comunque Stefania Strumillo, campionessa italiana assoluta del disco, e Francesco Martelli, una presenza nella nazionale assoluta di nuoto, che nel 2017, all'alba di questo quadriennio olimpico (che poi è diventato un quinquennio), furono inseriti entrambi, dalle rispettive federazioni, nel Progetto Tokyo 2020. Dove abbiamo sperato inutilmente che Jessica Rossi, cresciuta sulla pedana di tiro di via Valle, ci regalasse il bis dell'oro olimpico conquistato a Londra 2012. Dove abbiamo tifato per Elia Viviani, vecchia conoscenza del ciclismo molinellese, che dopo aver vinto l'oro della pista a Rio nel 2016, è salito sul podio anche a Tokyo per ricevere la medaglia di bronzo dell'omnium. E dove abbiamo seguito con interesse le prove di Thomas Ceccon (argento a Tokyo con la 4x100 stile libero, bronzo con la 4x100 mista) e Francesca Fangio, applauditi protagonisti nel 2019 dell'ultimo meeting di Molinella prima del covid.

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

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