Addio a Elena Cremonini

 


E' morta questa mattina presto, all'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, la dottoressa Elena Cremonini, medico omeopata. Era una donna buona e generosa. Sempre disponibile ad aiutare tutti, a confrontarsi con tutti, ma anche dura e testarda nel difendere le sue idee. Mai avrebbe fatto un passo indietro, se davvero era convinta di una cosa. Si sarebbe fatta uccidere, piuttosto. E infatti è morta, uccisa da un nemico imbattibile con il quale aveva ingaggiato una lotta all'ultimo respiro, sicura che alla fine avrebbe vinto lei.

Negli anni, aveva visto andarsene, uno dopo l'altro, i genitori, la sorella Vittoria, un cognato e il fratello Umberto. A luglio del 2020 aveva salutato anche il suo nuovo compagno. Abbiamo tutti una data di scadenza, diceva. Non possiamo fare niente per cambiare ciò che è scritto. Il dolore per la morte di tante persone care le aveva insegnato ad affrontare la vita con un certo fatalismo. Eppure, i tanti lutti che hanno travolto la sua famiglia, non hanno mai scalfito la sua tempra, almeno apparentemente. Una roccia incrollabile: questo era Elena per i suoi figli, per Bianca, per gli altri famigliari, per le amiche e gli amici che le stavano intorno.

Noi la ricordiamo anche per le sue passioni sportive: il basket, la Virtus, della quale era tifosissima. Era socia della Compagnia del Caffè e, finché ha potuto, si è molto impegnata nell'organizzazione di Sportivamente. Se ne è andata alla fine delle vacanze di Natale, quando era solita invitare gli amici a bere in allegria un goccio del suo famoso nocino, che era la vera specialità della casa.

Per tutto questo, per le cose dette e non dette, Elena ci mancherà.

(Andrea Martelli)

 

 

 

   

 

 

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