C'è uno di Traghetto che non perde... Mai un colpo
“Modena, 25 aprile: Alberto Mai di Traghetto vince il Trofeo della Liberazione”. La rivalità con quelli di Traghetto non è cosa nuova. Come scrive La Voce di Molinella nella primavera del 1952, “à nuètar d’Mulinèla às tòcca d’mandèr zò di bi magòn”. Per colpa soprattutto di Alberto Mai, diciassettenne atleta della Società Ciclistica Traghettanese (?!) , “che vince sempre, senza perdere... Mai un colpo”.
L’ironia del giornale comunista tenta di smorzare i toni della polemica che infiamma “il derby della bicicletta”. Il “nostro” Sintoni, alfiere del ciclismo molinellese, “risponde colpo su colpo alle iniziative risolute e vincenti del campione di Traghetto”, che presto andrà però in fuga da solo, lasciando Sintoni a guardare.
Il passista veloce Alberto Mai, azzurro ai Campionati del Mondo Dilettanti, che si disputano nel luglio di quello stesso anno a Bucarest, arriverà secondo 2° nell’inseguimento su pista, preceduto sul traguardo iridato soltanto da un russo, di cui, a tanti anni di distanza, nessuno ricorda più il nome.
Le difficoltà per superare la cortina di ferro non sono state poche, e allora, già che c’è, Mai partecipa anche alla corsa a tappe Praga-Berlino-Varsavia, piazzandosi undicesimo.
Al ritorno in patria vince il Giro della Provincia di Ferrara e quello di Romagna, scavando un solco incolmabile per le ambizioni ciclistiche dei molinellesi, feriti a morte nel loro orgoglio sportivo. Alberto Mai troverà poi il modo di farsi perdonare questo affronto qualche anno dopo, quando scenderà dai pedali per aprire a Molinella un’apprezzata attività di fotografo e autista-noleggiatore di pulmini.
Andrea Martelli; Quando corre il Novantesimo. 90 anni di calcio e di sport molinellese
(La Compagnia del Caffè, 2001)