4 ottobre 1942: 80 anni fa, a Bari, l'esordio di Gustavo Fiorini in Serie A con il Liguria
Gustavo Fiorini (1919-1990) era cresciuto nel Molinella, insieme ai fratelli, tutti giocatori di calcio. Trovò un estimatore in Paolo Mazza, che ne fece un punto di forza della squadra rossoblu in Prima Divisione. Aveva diciotto anni ed era solo un giovane di belle speranze, quando nel 1937 fu acquistato dall’Anconitana. Da avversario, giocò contro il Molinella l’anno della B. Passò quindi al Liguria di Genova nel 1942, debuttando in Serie A, a Bari, il 4 ottobre di quello stesso anno (2-0 per la formazione pugliese). Il Calcio Illustrato lo descriveva come “un'aletta dal gol sempre in canna”. Fedele alla fama di goleador che si era ben meritato, l’11 ottobre 1942, ad appena una settimana dall’esordio nella massima divisione, segnò la rete del definitivo 1-1 con l’Ambrosiana-Inter. Nel 1945, dopo la guerra, il Liguria cambiò denominazione e divenne Sampierdarenese. L’anno seguente, la nuova società si fuse con l’Andrea Doria, dando così origine alla Sampdoria.
Il 1946-47 è la stagione d’oro di Gustavo Fiorini: 31 presenze e 10 reti in maglia blucerchiata, dove ha ritrovato come compagno di squadra il marmortano Bovoli. Le qualità di Fiorini, non passano inosservate. L'acquista l’Inter, che lo segue da tempo, ma con i nerazzurri non avrà troppa fortuna. Gravi problemi ad un ginocchio lo costringeranno spesso ai bordi del campo. Sarà uno dei primi calciatori italiani ad affrontare i rischi chirurgici di un intervento al menisco, un’operazione di per sé assolutamente banale, ma che, all’epoca, imponeva di mettere in conto anche l’interruzione della carriera. E infatti, a soli 31 anni, nel 1950, Gustavo Fiorini si convincerà che è il caso di smettere, dopo 104 partite e 23 reti segnate in serie A. Con questi titoli, si dedicherà subito alla carriera di allenatore in Serie C. Piombino, Rimini e Gubbio, le tappe più significative. Lo ritroveremo nel 1974 sulla panchina del Molinella, dove getterà le basi della squadra che, tre anni dopo, il suo successore Rino Mazzi guiderà alla conquista della Serie D.