CICLISMO

Ricordo triste di Davide Rebellin

 

 

 

Aveva deciso a 51 anni di chiudere definitivamente l’attività agonistica e una lunga e brillante carriera, correndo il 16 ottobre la corsa di casa sua, la “ Veneto Classic”, dove peraltro si era classificato trentesimo. Ma il destino ha voluto giocare sporco e l’altra mattina, durante un allenamento, ha deciso di portarselo via. Come per Michele Scarponi e per i nostri amici molinellesi Mauro Monti e Romano Tarroni, ancora una volta la strada è stata fatale: lo scontro con un automezzo vicino a casa, una morte assurda che solleva per l’ennesima volta il problema della sicurezza sulle nostre strade.

Davide Rebellin si era costruito un palmares di prim’ordine con vittorie di grande prestigio soprattutto nel 2004, quando fece filotto vincendo Amstel Gold Race, Freccia Vallone (vinta una seconda volta nel 2007) e Liegi- Bastogne-Liegi.

Tenacia, determinazione e una grande professionalità avevano dato a Rebelin quella patente di atleta universale, modello di serietà da prendere come esempio.

A me piace ricordarlo così: sorridente e disponibile, noi due insieme alla vigilia del Giro dell’Emilia del 2016.

 

Antonio Michielon

 

   

 

 

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