Ricordo molinellese di Gianni Minà

Il mondo del giornalismo e della cultura piange la scomparsa di Gianni Minà. Anche lo sport rende omaggio in questi giorni all’uomo che ha raccontato l’epica del mondo contemporaneo, al giornalista delle memorabili interviste a Muhammad Alì e a Maradona.
Gianni Minà fu il primo ospite che pensammo di invitare quando si cominciò a programmare la prima edizione di Sportivamente-Festival della Cultura Sportiva. Lo contattammo nel dicembre del 2016, proponendogli un tema a lui caro: “Quell’Idea di Rivoluzione e Libertà: Ernesto Che Guevara e Gigi Meroni”, due figure-simbolo dell’America Latina e del calcio delle quali nel 2017 avremmo ricordato il 50° anniversario dalla morte.
Minà ci rispose in gennaio, dicendo: “Caro Martelli, grazie per l’invito ma penso di non poter fare una scelta con così tanti mesi di anticipo. Credo che dovremo risentirci tra maggio e giugno quando avrò stabilito il mio calendario di lavoro di questa estate che comprende tra l’altro la consegna di un documentario per il Festival del Cinema di Venezia e un libro. Ci sentiamo più avanti. Cordiali saluti, Gianni Minà”.
A fine maggio, però, ricevemmo la mail della signora Loredana Macchietti (probabilmente la sua segretaria), la quale ci informava che “Gianni, pur dispiaciuto” non avrebbe potuto partecipare al nostro appuntamento per concomitanti impegni di lavoro.
Questa la nostra risposta: “Gent.mo dott. Minà, nel prendere atto dell’impossibilità di averla nostro ospite la sera del 2 settembre pv, non rinunciamo tuttavia all’idea di poterla ospitare a Molinella in un prossimo futuro. Ci faremo sentire dopo l’estate e, nell’occasione, le chiederemo di volerci indicare una data, intorno alla quale “costruire” un altro evento…”.
Lo scambio di mail finì lì. La cosa non ebbe un seguito, purtroppo. Il mancato arrivo di Gianni Minà rimane il grande rimpianto di Sportivamente.