I Battocletti, padre & figlia
L’argento nei 10.000 conquistato alle Olimpiadi di Parigi da Nadia Battocletti ha riacceso i riflettori sulla figura del padre-allenatore, Giuliano, l’ex campione trentino che, come ci ricorda qui Saverio Fattori, ha partecipato a diverse edizioni della Vallazza, con due successi personali, nel 1997 e nel 2004.
Nadia Battocletti non ha mai corso a Molinella, anche se Ario Lazzari ci ha provato da sempre ad averla in gara, fin dai suoi primi successi a livello giovanile, mentre il padre, Giuliano, è stato tra gli eroi del periodo d'oro de La Vallazza.
Dal Trentino si trasferisce a Palermo per essere allenato da Polizzi mentore di Antibo, folgorato dai suoi successi, Giuliano sembra avere un potenziale fuori dal comune forte di un argento ai Mondiali juniores di Lisbona, ma in carriera non sembra aver ottenuto quello che meritava, forte in campestre, è settimo agli Europei di Ferrara.
A La Vallazza arriva nel 1997 e vince subito correndo i 10 chilometri nervosi del circuito in 28"42, tempo importante, stacca il keniano Philip Tanui e il burindiano Diomede Cishahayo. Quando attacca i molinellesi assiepati sul percoso cittadino esplodono in un boato, si conferma poi l'anno seguendo battendo un romagnolo in fortissima ascesa, Graziano Calvaresi.
Nel 2001 è stretto nella morsa keniana, secondo, tra Robert Cheruyot, che poi vincerà per quattro volte la Maratona di Boston, e Philip Manym.
Nel 2004 torna e arriva sul traguardo appaiato a Daniele Caimmi, non fanno la volata, ma il tempo, 28'48 ci racconta che non hanno scherzato lungo il percorso.
Nell'anno seguente è terzo dietro Thomas Pkemoi e Hillay Kipchumba, manco a dirlo, keniani.
Nel 2006 l'onda africana a Molinella (e non solo...) diventa incontenibile, Giuliano, sesto, è l'unico presente nei primi dieci, è l'etiope Dereje Tadesse, maratoneta da 2 ore e 08 a trionfare.
(Saverio Fattori)