In caso di Champions rompere il vetro. Il nuovo libro di Andrea Martelli.

In caso di Champions rompere il vetro. Il nuovo libro di Andrea Martelli

 

Una nota dell’autore.

 

 

Perché questo non sembri soltanto un racconto delirante e pazzesco, “senza capo né coda”, come dice ad un certo punto un personaggio che ha una parte importante nella storia, occorre fare alcune precisazioni.

Il libro racconta con ironia l’ultima stagione del Bologna (fantastica, per usare un aggettivo caro a Thiago Motta) e riparte dal punto in cui si era concluso dieci anni fa “Averlo Saputo che finiva così”, con l’arrivo degli Americani al seguito di Tacopina e Saputo.

Potevamo forse immaginarlo, dopo tanti anni di buio e di gestioni più o meno fallimentari, ma non sapevamo, allora, che per noi e per il Bologna “il bello doveva ancora venire”. Lo scopriremo in queste pagine, sulle quali ho lasciato correre la fantasia.

Una corsa sfrenata verso il baratro, mi suggeriva in privato uno dei miei due recensori, senza chiarire del tutto se si riferiva alle sorti del Bologna in Champions o del libro in libreria. Comunque vada, io mi sono molto divertito a scriverlo.

Tutti i personaggi della storia, protagonisti e comprimari, hanno avuto un ruolo importante nella mia vita, direttamente o indirettamente. 

Penso a mio padre, grande tifoso del Bologna, e al suo amico professor Billi; ad amici e amiche dal particolare physique du rôle che, pur modificandosi per esigenze di copione, ben si adattano alla storia: penso, in questo caso, alla Swampy e al Maresciallo, ma anche  al Grande Tonino, il direttore del Caffè (nel quale si mescolano peraltro più personaggi), alla tedesca segretaria di redazione, a Bartok, letterato finissimo benché tifoso “rubentino”, ad ADS, amministratore di sostegno del Caffè per conto dell’omonima (o anonima) Compagnia.

E’ un libro sul Bologna, ma (l’avrete capito) anche sul Caffè, il giornale che nel frattempo ha trasferito la sua redazione in centro città, via Spaderie 6, angolo via Orefici, una stradina che, come dice la Swampy, ha indubbiamente il vantaggio che la macchina puoi parcheggiarla dove vuoi, in quanto è stata cancellata dallo stradario ai primi del 900. Via Spaderie, infatti, non esiste più da almeno cent’anni. Al suo posto ora c’è un grande palazzo che si affaccia sulla centralissima Via Rizzoli. Via Spaderie sopravvive solo nella memoria di qualche anziano tifoso, perché lì, dov’era un tempo l’Antica Birreria Ronzani, nell’ottobre del 1909 è nato il Bologna Football Club.

Emergono nel racconto personaggi noti alle cronache sportive: figure nuove come John Taylor Sartori, detto semplicemente il Sarto, e vecchie conoscenze tipo Lucky Luciano Moggi, tornato improvvisamente dalla puntata precedente per un’ultima, memorabile incursione in questa storia; protagonisti di libri e di film, come l’indimenticabile Perozzi e gli altri Amici Miei di Monicelli, all’esordio su questo palcoscenico, che ci regalano una serie di avventure mai viste sul grande schermo. 

Altri personaggi si uniscono alla moltitudine di attori sulla scena e vivono tutti in un presente indefinito, mentre scorrono sullo sfondo, sottolineate dai commenti irresistibili dei forumisti di Zerocinquantuno, le vicende del Bologna FC targato Saputo, dei suoi giocatori e di tutti i protagonisti di questa indimenticabile stagione, conclusa con il ritorno in Champions dopo 60 anni.

Lascio al lettore la curiosità di scoprire il significato del titolo e che fine ha fatto Il Caffè. Qualcuno che ha letto il libro in anteprima mi ha chiesto se è vero che il giornale ha chiuso per sempre il 14 agosto scorso. Evidentemente no, se siamo ancora qui a commentare su queste pagine la foto in quarta di copertina, dove si vede Orsolini che la notte del 31 maggio 2025, all’Allianz Arena di Monaco, alza al cielo la Coppa dalle Grandi Orecchie.

Ringrazio l’interista Dario Mantovani per la bella prefazione e naturalmente anche Sandro Bertocchi, che con grande generosità si è prestato al ruolo di imbonitore del libro, rischiando così, da buon juventino, un volontario, clamoroso autogol.

Mi auguro, naturalmente, che il libro incontri il favore dei lettori e che, alla fine, almeno a noi tifosi del vecchio Bologna, possa rendere un po’ meno amaro il ricordo dell’Anderlecht e di quella famosa  monetina.

Andrea Martelli

 

In caso di Champions rompere il vetro (pag.128, La Compagnia del Caffè)

è stato presentato nel Teatrino Parrocchiale la sera del 11 settembre 2024.

Lo trovate al Nuovo Punto Centrale di via Mazzini e nelle edicole di Molinella e frazioni.

 

 

 

 

 

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