Impianti sportivi: tariffe alle stelle. L'anno si chiude tra incertezze e polemiche
Con delibera di Giunta n.173 del 5 dicembre 2024, l’Amministrazione Comunale ha approvato all’unanimità le nuove tariffe per l’utilizzo degli impianti comunali da parte delle associazioni sportive di Molinella per l’anno 2025. E subito si è scatenata la polemica social.
L’Amministrazione giustifica l’aumento delle tariffe con “la necessità – si precisa in delibera - di ottenere la completa copertura delle spese” che il Comune deve sostenere ogni anno per pulizie, utenze e manutenzione degli impianti.
Le società sportive, almeno quelle che abbiamo avuto occasione di sentire, ritengono che il previsto rincaro delle tariffe, che in alcuni casi arriverebbe addirittura al 300%, sia “assolutamente esagerato, insostenibile dal punto di vista economico e contrario ad ogni logica di promozione dello sport”.
Stando alla delibera, si passa da una tariffa media di 7-8 euro l’ora a 28 euro l’ora, senza alcuna distinzione tra attività Under 13 (che dal 1996 fino a due anni fa era gratuita) e attività Over 13 o adulti; tra allenamenti e partite di campionato; tra allenamenti e partite in orario pomeridiano o serale; tra partite, tornei o altre manifestazioni a pagamento o ad ingresso gratuito.
Da una simulazione circolata sul web, risulterebbe che se una società pagava finora 8-9mila euro l’anno per l’utilizzo, ad esempio, della Palestra Scolastica, con le nuove tariffe dovrebbe pagarne almeno 28-30mila per le stesse ore di utilizzo.
Le rispettive posizioni appaiono, al momento, fortemente radicalizzate, con l’Amministrazione che ribadisce l’obiettivo di azzerare i costi di gestione e manutenzione ordinaria a carico del bilancio comunale e chi, dall’altre parte, vorrebbe farsi addirittura promotore di un’iniziativa clamorosa: “La serrata completa degli impianti da parte delle società sportive, all’insegna dello slogan: così lo sport muore!”.
In tutta questa vicenda, permangono però delle zone d’ombra, che nell’interesse di tutti andrebbero chiarite al più presto. Immediatamente esecutiva “in virtù dell’urgenza”, la delibera si limita infatti ad indicare le nuove tariffe per l’utilizzo del Palazzetto dello Sport e dell’attigua Palestra Scolastica, nonché della vecchia Palestra di via Andrea Costa, dando quindi facoltà ai soggetti gestori degli altri impianti comunali (Stadio, Piscine, Centro Tennis, Centro Sportivo di Marmorta e Campo da Calcetto di San Pietro Capofiume) di determinare autonomamente le tariffe, tenendo però sempre conto dell’obiettivo finale dell’Amministrazione, che, come detto, è quello di azzerare o quasi le spese a suo carico.
La prima domanda, allora, è proprio questa: gli eventuali gestori degli impianti o quanti si candideranno a farlo, potranno contare su un contributo annuo da parte dell’Amministrazione, di importo naturalmente variabile rispetto ai costi di ogni impianto (più bassi per lo stadio, più alti per la palestra e il palazzetto, molto di più per le piscine)? Si direbbe di no, in quanto sarebbe necessario indire una gara d’appalto che richiederebbe almeno 6 mesi di tempo. E, tuttavia, il contributo del Comune, calcolato sulle effettive disponibilità economiche dell’ente, sembra essere, come sempre, l’unica soluzione che consentirebbe al gestore, a fronte di un’entrata sicura, di ridurre le spese e, al tempo stesso, anche le tariffe a carico degli utenti.
Chi sono poi questi gestori, che la delibera indica solo in maniera molto generica? Ecco la seconda domanda. Nel caso della palestra scolastica e del palazzetto, in delibera vengono specificate le tariffe, tutte uguali, 28 euro l’ora, sia in un impianto che nell’altro, ma nulla si dice del gestore. Per tutti gli altri impianti (dallo stadio alle piscine e al tennis e poi ai campi nelle frazioni) che rappresentano per il Comune un problema di costi, si dice soltanto che le tariffe saranno determinate dai gestori. Ma lo stadio, tanto per dire, non ha un gestore. Posto che si intenda affidarne la gestione ad un’associazione che già l’utilizza, come si intende procedere e con quali regole? E questo dovrebbe valere anche per la palestra scolastica e per il palazzetto.
Se un’ora di attività nella palestra scolastica costa quanto un’ora al palazzetto, certamente più bello e attrezzato, perché una società dovrebbe rinunciare ai propri comodi e, a parità di costi, accontentarsi della palestra? Con lo stesso metro, se un’ora di gioco allo stadio costa quanto un’ora di utilizzo della pista da correre a piedi, perché chi corre a piedi dovrebbe rinunciare all’idea di poter disporre anche di uno spogliatoio confortevole con doccia, come avviene ovunque, anziché obbligare i propri tesserati a cambiarsi direttamente sulla pista?
Quando il Comune abdica volontariamente alla sua, per noi irrinunciabile, funzione di indirizzo e di controllo, senza peraltro indicare chiaramente alcun modello di gestione, è forte il rischio di veder saltare uno dopo l’altro tutti gli equilibri faticosamente raggiunti negli anni dalle società sportive, favorendo viceversa una lotta feroce tra le stesse per accaparrarsi i posti migliori. Tutto questo avrà di riflesso anche un’altra, prevedibile e pesantissima conseguenza: per far fronte al rincaro delle tariffe, le società saranno costrette ad aumentare le quote a carico delle famiglie. E forse non basterà.
Problemi seri, che sollevano inevitabilmente domande legittime, alle quali, prima o poi, qualcuno dovrà rispondere. La risposta, però, non potrà essere sempre e solo la stessa, ripetuta all’infinito da alcuni come fosse un mantra, sia che si parli del ponte di San Martino, della mensa scolastica, o, come in questo caso, delle tariffe: non ci sono soldi, fatevene una ragione!
Lo sport non può essere soltanto un problema di soldi. Anche in questo caso, una soluzione, accettabile per tutti, bisognerà trovarla. Ma ci vogliono persone serie e ragionevoli, dall’una e dall’altra parte, che sappiano affrontare la situazione con cognizione di causa.
L’occasione per un confronto potrebbe essere il prossimo Consiglio Comunale, convocato il 30 dicembre per l’approvazione del Bilancio 2025. Si finirà per parlare anche delle tariffe degli impianti sportivi, ma, viste le premesse, crediamo che molto difficilmente si possa arrivare ad una ragionevole intesa.
Staremo comunque a vedere cosa succederà nei prossimi giorni, sempre disponibili a dare spazio sul nostro giornale a chi ritiene di avere qualcosa di intelligente da dire sull’argomento.
(am / redazione duecaffè)
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TARIFFE IMPIANTI SPORTIVI
13.01.25 / Aggiornamento. Le nuove tariffe in Consiglio Comunale. Soluzione chiara e definitiva entro gennaio, dice il Sindaco
Il 30 dicembre scorso si è tenuto l'ultimo Consiglio Comunale dell’anno. Convocato per l'approvazione del bilancio di previsione per gli anni 2025-2026-2027, nel corso del dibattito è stato affrontato anche il tema spinoso delle nuove tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali.
Prima di Natale, su questo giornale avevamo già anticipato l’intenzione dell’Amministrazione di aumentare le tariffe per il Palazzetto e la Palestra Scolastica, come previsto dalla delibera di Giunta votata a inizio dicembre. Un aumento senzaltro considerevole (da 7 a 28euro/ora), giudicato da qualche società “insostenibile dal punto di vista economico e contrario ad ogni logica di promozione dello sport”, tale comunque da mettere a rischio “il proseguimento dell’attività stessa per gli altissimi costi che le società dovrebbero affrontare”.
E tutto ciò, si faceva osservare da parte delle stesse società, sulla base di “una tariffa indifferenziata per Palestra e Palazzetto, che non tiene conto, tra le altre cose, delle specifiche caratteristiche delle attività (età dei partecipanti, allenamenti o partite ufficiali, ingresso libero o a pagamento, ecc…)”.
La questione è arrivata finalmente in Consiglio Comunale, dove almeno si sono chiarite le rispettive posizioni politiche. Il Sindaco, nel suo intervento, si è detto fiducioso di risolvere la questione entro gennaio, puntando sulla “manifestazione di interesse” da parte delle società più grosse e organizzate (immaginiamo si riferisse alla Pallacanestro Molinella per il Palazzetto e la Palestra Scolastica, all’US Reno Molinella per lo Stadio), invitate a prendere in considerazione la gestione diretta degli impianti, con la possibilità di determinare a loro volta le tariffe a carico degli altri utenti.
Nettamente contraria alla decisione della Giunta, al fine di evitare, o quantomeno ridurre gli aumenti delle tariffe per il settore sportivo (e scolastico), l’opposizione, per voce dell'ex assessore allo sport e al bilancio, propone invece di valutare un piccolo incremento delle imposte tributarie (ne sono state elencate una decina), che, equamente distribuite, potrebbero garantire lo stesso gettito.
Tuttavia, secondo l’opposizione alcune domande rimangono senza risposta. Due, in particolare: Come potenziali gestori degli impianti, sono state coinvolte tutte le società sportive del territorio o solo alcune? Nel nuovo modello di gestione (ancora tutto da definire, tra l’altro), quale sarà il ruolo del Comune? Conserverà le sue prerogative di programmazione, indirizzo e controllo o abdicherà completamente a tali funzioni in favore del gestore designato?
Domande legittime, alle quali si spera di poter dare risposta entro gennaio. Quando tutto si risolverà positivamente, come ha detto l’altra sera il Sindaco in Consiglio Comunale.
(Il Cronista)