ANIMALI DAL MONDO 14
Tago, cane di pietra. Una storia bolognese
Passeggiando per via Oberdan e alzando gli occhi davanti a palazzo Bersani (civico 24), fino a qualche tempo fa, si poteva notare sul davanzale di una delle finestre al secondo piano la statua in terracotta di un cane, realizzato come se stesse guardando all’orizzonte in attesa del padrone. Questo cane, di nome Tago, ha una storia curiosa e tenerissima. Si narra che nel 1777 il padrone di quel palazzo, il marchese Tommaso de’ Buoi, durante una delle sue scampagnate in carrozza nelle terre della nostra provincia, abbia trovato un piccolo cucciolo abbandonato sul ciglio della strada, e che l’abbia preso con sé. Il piccolo Tago si affezionò moltissimo al suo nuovo padrone. Un giorno il marchese dovette trattenersi fuori Bologna per un incarico importante. Tago, sempre più triste per la mancanza del padrone, non smise però mai di aspettarlo alla finestra. Il marchese finalmente tornò dal suo viaggio, e l’unico a riconoscerlo quando ancora camminava nel cortile, senza che nessuno l’avesse sentito, fu Tago che, impaziente di rivedere il padrone non riuscì ad aspettare e si lanciò dalla finestra per corrergli incontro. Dopo aver agitato un po’ la coda per la gioia di aver visto il marchese, Tago morì. Tommaso, commosso e affranto per la perdita, fece realizzare una piccola statua in terracotta per tramandare la memoria del suo cagnolino ai discendenti, statua che oggi è stata conservata al Museo Civico Archeologico ora nelle Collezioni Comunali d'Arte di Palazzo D'Accursio
Tratto da NON TUTTI SANNO CHE...
http://www.succedesoloabologna.it/libri/
- Pubblicato da redazione, Giovedì, 25 Giugno 2015 22:28