25 gennaio: la Protezione Civile ha vent'anni! L'articolo di Lino Gurioli che ne celebrava la nascita

 

 

 

L'antefatto

 

(…) Nel 1992, per iniziativa soprattutto di Giovanni Bertuzzi, segretario della Sezione Bersaglieri di Molinella, era stato compilato un primo elenco di volontari, “disponibili ad intervenire in caso di calamità, su chiamata dei competenti uffici comunali”. Non ci fu evidentemente mai bisogno di loro, anche se nel giugno del 1994 l’Idice qualche preoccupazione la diede. Ad ogni modo, la cosa morì lì, dentro un cassetto dell’Ufficio Anagrafe, da dove fu poi “riesumata” nel giugno del 1995 dal dottor Andrea Martelli, nuovo assessore con delega alla Protezione Civile.

 

Il 18 ottobre 1995 si tenne in Municipio una prima riunione: con il sindaco Calori e l'assessore, c'erano il geometra Renzo Ansaloni (già ufficiale idraulico del Genio Civile di Molinella, poi funzionario regionale dell'Ufficio Reno), il sottoscritto Lino Gurioli, il maestro Pajello e Gino Atti, tutti entusiasti volontari della primissima ora, riuniti intorno a un tavolo per ascoltare il tenente colonnello Dante Longarini, esperto di Protezione Civile (nonché ex presidente della Consulta Provinciale del Volontariato).

 

Fu in quella sede che si cominciò seriamente a parlare di mappa del territorio, di previsione dei rischi e di analisi delle risorse. Due gli obiettivi fissati: promuovere la costituzione di un’associazione di volontari molinellesi e predisporre finalmente il piano comunale di Protezione Civile. Tempo un anno per raggiungerli entrambi. Il geometra Ansaloni ebbe l’incarico di coordinare il lavoro delle commissioni.

 

 

Pubblico riconoscimento al geometra Renzo Ansaloni (settembre 1996)

 

 

La nascita della Protezione Civile

 

Fu compito del geometra Ansaloni presiedere anche l’assemblea, convocata la sera del 25 gennaio, presso la sede dei bersaglieri in congedo (all'Ospedale Vecchio, in via Mazzini 264), per approvare l’atto costitutivo e lo statuto dell’Associazione Volontari di Protezione Civile di Molinella (AVPCM). I 59 volontari presenti elessero il consiglio direttivo, che in una successiva convocazione votò il ragionier Marco Evangelisti presidente, Gino Atti vice, Alessandro Pajello coordinatore, assegnando quindi altri incarichi ai consiglieri eletti Leonardo Nobili, Rino Montanari, Lamberto Mota e Lino Gurioli. Per le sue particolari benemerenze, il geometra Renzo Ansaloni verrà poi nominato presidente onorario della neonata associazione.

 

L’Associazione appena costituita ottenne quindi l’iscrizione al Registro del Volontariato e il riconoscimento da parte della Regione Emilia-Romagna, requisiti indispensabili per sottoscrivere una convenzione con il Comune per l’utilizzo dei locali di via Murri, dove l'Associazione prese ufficialmente domicilio il 15 settembre e dove ha sede tuttora.

 

  

Inaugurazione della sede di via Murri (15 settembre 1996)

 

Con grande entusiasmo, alcuni “volenterosi”volontari, avevano sistemato i locali della nuova sede (imbiancatura, sistemazione bagni, impianto elettrico, arredamento, telefoni, computer ecc...); furono acquistate le prime radio RCT e la prima divisa “base”, consistente nel giubbotto arancio con berretto blu. Un privato cittadino donò in quel periodo il primo veicolo all’AVPCM: si trattava di un fuoristrada Land Rover, che si rivelò preziosissimo durante l’alluvione di dicembre.

 

Il lavoro d’ufficio fu avviato in maniera encomiabile dal futuro segretario Gilberto Maiani, affiancato dal maestro Pajello per quanto riguardava carte topografiche, regolamenti e rapporti con la prefettura e la consulta di Bologna, mentre il geometra Ansaloni curava egregiamente i contatti con l’amministrazione comunale, oltre a portare all’interno dell’associazione la cultura sulle emergenze idrogeologiche.

 

Il clima interno, nonostante alcune clamorose litigate tra membri del consiglio direttivo, era caratterizzato da frequenti “mangiate” tra soci, alla cui organizzazione si dedicava con particolare passione il volontario Fausto Benetti, punto di riferimento per gli appuntamenti conviviali e per il coordinamento della sezione radio RCT. (…)

 

 

La firma della convenzione con il Comune di Molinella fu una tappa fondamentale per la vita ed il potenziamento della nostra associazione, in quanto, tra il 1996 e il 1999, l'Amministrazione Calori stanziava annualmente per l’AVPCM (tra contributi per acquisto materiali/attrezzature, rimborsi spese per servizi svolti e rimborsi per assicurazione automezzi e volontari) la considerevole somma di oltre 20 milioni di lire! Il Comune di Molinella era l’ente locale che in provincia di Bologna (e in proporzione al numero degli abitanti) destinava più fondi alla protezione civile. Si pensi che sempre in quegli anni, la Consulta Provinciale, con una dozzina di associazioni aderenti, aveva un bilancio inferiore ai quindici milioni ed il Comune di Imola, solo per fare un esempio, metteva a bilancio per la stesso comparto solo un milione di lire.

(…)

 

Il 29 novembre di quello stesso anno arrivò finalmente in Consiglio Comunale anche il Piano di Protezione Civile, che andò poi completato per stralci successivi. Nell’illustrarne le caratteristiche essenziali, l’assessore e il colonnello Longarini insistettero molto sull’opportunità di periodiche esercitazioni. Non ci fu però il tempo di collaudare la bontà del piano con qualche intervento simulato, perché soltanto dieci giorni dopo Molinella andò sott'acqua davvero. Lino Gurioli

 

(settembre 2000)

 

  

Alluvione: via De Amicis (10 dicembre 1996). A destra: la spettacolare esercitazione Irminsul (13 aprile 1997)

 

   

 

 

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