Brema 50° Anniversario. La meglio gioventù del nuoto italiano cancellata in un attimo
A sinstra, la bolognese Carmen Longo; a destra, i resti dell'aereo dopo lo schianto
ARTICOLO DI FRANCESCO MARTELLI
“Ogni sport ha la sua Superga. Il nuoto ha Brema ’66”. Il 28 gennaio 1966 un aereo della Lufthansa partito da Francoforte precipitò in fase di atterraggio all’aeroporto di Brema. Nessun superstite. Tra le 46 vittime anche 7 ragazzi della Nazionale italiana di nuoto diretti al meeting di Brema, all'epoca il più prestigioso appuntamento della stagione indoor. La meglio gioventù del nuoto italiano spazzata via in un attimo: l’atleta più giovane, Daniela Samuele, aveva 16 anni, il più anziano, Bruno Bianchi, capitano della squadra Azzurra, ne aveva 23. Con loro c’erano anche la 18enne bolognese Carmen Longo, ranista della Rari Nantes, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Luciana Massenzi e Chiaffredo Dino Rora, l'allenatore Paolo Costoli e il giornalista Nico Sapio, telecronista Rai, voce del nuoto italiano nelle occasioni più importanti.
Il nuoto molinellese ricorda i Caduti di Brema
Giovedì scorso, alle 18.31 precise (l'ora dello schianto), per iniziativa della Fin il ricordo dei Caduti di Brema è stato celebrato con un minuto di silenzio in tutte le piscine, a Molinella come nel resto d'Italia. A Bologna, la commemorazione ufficiale si è tenuta alla Piscina dello Stadio, intitolata a Carmen Longo. Mentre ero lì, con Orsi e altri amici, a rappresentare il nuoto molinellese, mi veniva da pensare che anche noi abbiamo avuto il nostro “angelo caduto in volo”: correva l'anno 1938 – leggo sulle cronache sportive di Molinella - quando Antonio Caliceti, pioniere del nuoto molinellese, primo vincitore di una gara in piscina nel 1933, finalista della Coppa Scarioni e campione italiano universitario nel 1936 con la staffetta 3x50, andò a schiantarsi col suo Caproni contro il Monte Titano.
La tragedia di Brema incrocia la storia del nuoto molinellese anche per un altro motivo. Stando alle prime, confuse notizie, riportate dalla stampa subito dopo l'incidente, nell'elenco delle vittime compariva anche il nome del veneto Gianni Gross, che all'ultimo momento era stato invece escluso dalla rappresentativa Azzurra. Il futuro allenatore di Novella Caligaris, che a quell'improvvisa e inattesa esclusione deve la vita, avrà poi un ruolo importante nella rinascita del nuoto di casa nostro, firmando nel 1995, con Giovanni Draghetti e altri appassionati del nostro sport, l'atto costitutivo della Molinella Nuoto.
Nel 50° anniversario dell'incidente aereo che rubò ai famigliari e allo sport italiano un'intera generazione di nuotatori, assume un particolare significato quest'anno la partecipazione di tre atleti molinellesi (tramite il CN Uisp Bologna) alle finali del Campionato Nazionale a squadre, che il 24 aprile prossimo assegnerà ai vincitori la Coppa Caduti di Brema.
Libri e film su Brema 66
Nel 2012 è uscito il libro di Francesco Zarzana L'ultima bracciata. Brema,1966: la tragedia dimenticata della nazionale italiana di nuoto (Edizioni Infinito; pagine: 136, euro 9.90)
Il 28 gennaio è stato presentato a Roma il docu-film Tra le onde, nel cielo: scritto e diretto da Francesco Zarzana con il patrocinio della Federnuoto. La prima nazionale del film è in programma sabato 20 febbraio al Buk Festival di Modena. Nel film, Laura Efrikian, al ritorno sul set, dà voce e volto alla professoressa Maria Andreani del Liceo Minghetti di Bologna, che apprende alla radio della morte della sua studentessa Carmen Longo, della quale – ed è questo l'aspetto più struggente del film - nulla sapeva al di fuori del suo rendimento scolastico. Nel cast anche Marco Morandi nel ruolo del giornalista e scrittore Dino Buzzati.
Chiudo segnalandovi il bellissimo articolo pubblicato nei giorni scorsi da La Stampa-Sport On Line e il video “Fiore d'acqua” che racconta di Carmen Longo. Link e Video li trovate qui sotto.
(f.m.)
LINK / La Stampa-Sport
VIDEO
Carmen Longo - Un fiore d'acqua https://www.youtube.com/watch?v=GVjr8U3jGrE
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