AUGUSTA, LA CORRIDORA

 

NATASHA GRILLO, GRANDE PROTAGONISTA DELLE NOSTRE CRONACHE ESTIVE, HA PORTATO AI MASSIMI LIVELLI IL CICLISMO FEMMINILE. CHE A MOLINELLA HA AVUTO NEGLI ANNI MOLTI INTERPRETI, A PARTIRE DALLA PIONIERA AUGUSTA FORNASARI.

 

Augusta, la corridora

 

La chiamavano “la corridora”, Augusta Fornasari, molinellese della Malvezza, che dicono andasse più forte anche degli uomini. Qualcuno la ricorda ancora come un vero fenomeno delle due ruote. Quando l'Augusta correva, al tempo della grande rivalità tra Coppi e Bartali che divideva l'Italia, la Federazione Ciclistica Italiana non riconosceva ancora la versione femminile di questo sport, per cui le cicliste più intrepide erano costrette a trovare spazio in casa Uisp per partecipare alle gare più o meno “clandestine” che l'ente di promozione metteva in calendario ogni anno. Al pubblico, poi, interessavano più le “grazie” delle atlete che le loro prestazioni sportive, ma ad Augusta (che non era proprio una bellezza) tutto ciò non importava. L'importante per lei – come ricorda la sorella Silvana - era poter coltivare quella sua passione, nata quasi per caso dalla necessità di consegnare a certi parenti di Bologna, nel più breve tempo possibile, tutto il pesce tirato su dal macero di casa. Due sporte attaccate al manubrio della bici e... via di corsa ogni volta. Spingeva talmente forte sui pedali, che un giorno le dissero di provare a misurarsi in una vera gara ciclistica. Va detto che la famiglia Fornasari era di forti tradizioni socialiste (il padre di Augusta fu arrestato per i fatti di Guarda del '14), costretta poi a trasferirsi a Bologna durante il periodo fascista. Augusta, cominciò a gareggiare nel ’48 quando aveva già 26 anni. Chiuse la sua carriera nel ’55, dopo aver vinto un'infinità di premi, medaglie e trofei. Oltre alle gare dimostrative in Russia e Romania, nel curriculum dell’atleta molinellese, protagonista di infiniti duelli con la ferrarese Marzola, spiccano il successo nella Corsa al Mare del 1949 (una gara con arrivo a Cesenatico, considerata di gran prestigio a quei tempi) e soprattutto il titolo italiano su strada, conquistato a Voghera il 17 settembre di quello stesso anno.

Terminata la favola del ciclismo, Augusta Fornasari intraprese l’attività di autista di piazza, mentre la sorella Silvana (che aveva abbandonato quasi subito le corse in bicicletta a causa di una rovinosa caduta) si dedicò al commercio ambulante con servizio a domicilio, scorrazzando per le campagne a bordo di una moto e poi di un furgone, per portare ai contadini stringhe, lucidi da scarpe, lamette, profumi e altre cose del genere. Silvana, che oggi abita a Mezzolara, 88 anni compiuti e una memoria di ferro, ha aperto per noi, con evidente orgoglio, le pagine dei ricordi, ci ha mostrato le foto che ritraggono l'Augusta raggiante dopo un trionfo, documenti d’epoca che testimoniano le prestazioni della sorella (scomparsa una ventina di anni fa), cimeli e trofei conquistati nei suoi anni più belli. Splendidi fotogrammi di un'epoca in cui sogni, speranze, voglia di vivere e di libertà correvano anche sulle ruote di una bicicletta. Davvero una bella storia, quella di Augusta Fornasari da Molinella, detta la corridora!

  (Antonio Michielon, il caffè n.3/2012)

 

                                                 Augusta Fornasari, seconda al circuito di Pesaro 29 agosto 1948

 

                                                Augusta Fornasari a sinistra, Modena 1948 Campionato italiano su strada

 

 

 

 

 

   

 

 

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