Lavori in corso: storie di pietrini & pietroni

Lavori in corso: storie di pietrini & pietroni

Molinella, 7 aprile 1921 (foto/Calori)

Da giorni, ormai, a tenere banco nelle chiacchiere da bar è il rifacimento, tutt’ora in corso, della pavimentazione di piazza Mazzini. Al centro delle discussioni, come avviene da più di 25 anni, ci sono sempre loro, i famosi sampietrini, che saltano via con niente, lasciando buche dappertutto, nelle quali inciampano i pedoni. La decisione di sostituirli e trovare altre soluzioni non susciterà rimpianti tra i molinellesi,

Erano il risultato, i sampietrini e le famigerate aiuole dei parcheggi, di un restyling del centro storico risalente al 1991. Quel cantiere fece subito una vittima illustre: l’edicola di Bigoni, sloggiata da sotto il campanile per trovare alloggio poco più in là. Provvisoriamente, si disse allora: appena terminati lavori, l’edicola sarebbe tornata al suo posto. Ma non è stato così.

Ebbero però vita difficile fin da subito anche i sampietrini. Non erano ancora posati del tutto che qualcuno rimpiangeva già i vecchi “pietroni”, che dal 1921 lastricavano via Mazzini per lungo tratto.

La foto in alto documenta esattamente i lavori del 1921. Oltre ai lastroni accatastati ai bordi della strada in attesa della posa in opera, in basso a sinistra si può vedere l’acciottolato precedente, realizzato probabilmente nei primissimi anni dopo l’Unità d’Italia, quando venne tombato anche il fosso che correva lungo la Strada di Mezzo (l’attuale via Mazzini).

Molinella-Via Mazzini, 6 maggio 1962 (foto/Mimmi)

Un’inquadratura dall’alto ci regala un bel primo piano dei vecchi lastroni, qui calpestati dai nobili piedi di Abdon Pamich, il più grande marciatore italiano, medaglia di bronzo a Roma e oro a Tokyo, che nel maggio del 1962, tra un’Olimpiade e l’altra, disputò e vinse la Selva-Molinella-Selva, organizzata per l’inaugurazione del ponte sull’Idice.